L’emporio delle spezie

Sotto l’istinto di due appassionati di cucina come Laura e Fabio e dall’esperienza di Arianna, diplomata in erboristeria,

rinasce l’EMPORIO delle spezie. Questo negozio, sotto altro nome, era già presente a Testaccio, ma da qualche anno grazie a questi ragazzi, ha saputo farsi notare diventando un punto di riferimento per cuochi e appassionati di cucina.

Oltre ad un infinito numero di spezie, qui puoi trovare farine di ogni genere, legumi, vari tipi di riso, erbe aromatiche fresche e una selezione di prodotti enogastronomici selezionati direttamente dalle fiere alimentari italiane.

Il nome EMPORIO delle SPEZIE deriva dall’idea di richiamare l’antico EMPORIUM romano che nasceva
ed è tuttora visibile sulla riva del fiume Tevere proprio all’altezza del quartiere romano di Testaccio.

Questa è solo una delle curiosità che ci sono dietro questo mondo, ecco perché i ragazzi dell’emporio oltre a raccontarti usi e culture di ogni spezia, tengono saltuariamente corsi di cucina e da oggi dedicheranno ai lettori di foodlooker qualche consiglio utile. “Scrollate infondo alla pagina e godetevi la prima intervista!”.

emporiodellespezie.com

L’INTERVISTA NUMERO 1:  

Qual è la storia che vi ha colpito di più su una spezia? 

Arianna: ” Quella della TRIGONELLA (o Fieno Greco). È una delle spezie principali del curry ed molto proteica e ricostituente.

Nella tradizione indiana si dava alle donne prossime al matrimonio per far sì che arrivassero al grande giorno con una rotondità notevole.

Quale spezia è poco richiesta in Italia nonostante si presti per numerosi accostamenti

Fabio: Il SOMACCO. È tipico di Turchia e Medio Oriente e ha un gusto piuttosto acidulo.

Si può usare in sostituzione all’aceto o al limone.

Se chiudi gli occhi e senti solo l’odore ti sembrerà maionese pura. Viene usato per alleggerire gli elementi forti, per marinare le carni rosse e per condire le insalate. 

Insieme con l’ORIGANO, il TIMOe il SESAMO, fa parte della miscela ZAHTAR che in medio oriente viene utilizzata nell’impasto del pane o per aromatizzare l’olio di oliva.

Qual è la spezia base che non deve mancare mai in cucina?  
Fabio: Il CURRY.  Alcuni credono sia una spezia unica, è in realtà una miscela che può contenere fino a 40 tipi di spezie diverse. Il nome esatto sarebbe CURRY MASALA (dove per curry si intende la pietanza e per masala la miscela) ma i coloni Inglesi di ritorno dalle indie per semplificare chiamarono la miscela, semplicemente CURRY. Tra  India, Pakistan, Sri Lanka, Bangladesh e Thailandia, ne esistono varietà infinite da utilizzare in tantissimi tipi di ricette.

Arianna:LA CURCUMA. Viene detta anche la madre delle spezie, si adatta a molti alimenti, tanto da dare sapore anche a piatti semplici come condimenti in bianco. Ha infinite qualità benefiche: è antiossidante, protegge il fegato ed è un disinfettante delle vie urinarie. Io ormai uso la curcuma anche nell’acqua di cottura della pasta.

La prima spezia che ti viene in mente e che vale la pena assaggiare? 

Fabio: Il MACIS. È della famiglia della noce moscata, anzi per la precisione è l’involucro del nocciolo. 
Ha un gusto delicato ma più aromatico e viene usata anche in infusione per evitare di ingerire la noce moscata che per alcuni è indigesta. Molti la utilizzano per aromatizzare il cioccolato e perfino la birra

Come si conservano al meglio le spezie? E quanto durano? 

Fabio: “Le spezie hanno lunga durata, tuttavia col passare del tempo il loro odore e sapore può diventare meno forte.Per questo consigliamo sempre di conservare le spezie in barattoli ermetici e non esposti alla luce, prendere piccole dosi e tornare a trovarci di tanto in tanto.

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